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PAC: Fedagri-Confcooperative, lavorare per aggregazione dell'offerta

|Novità
01 giugno 2012

Convegno - fonte: Fedagri-confcooperativeItalia, Spagna, Francia e Portogallo insieme per portare avanti le proprie proposte in tema di riforma della Politica agricola comune 2014-2020. Una serie di emendamenti al testo della Commissione europea, per promuovere l'aggregazione dell'offerta, che le organizzazioni della cooperazione agricola dei 4 paesi hanno discusso - nel corso del convegno organizzato a Roma da Fedagri-Confcooperative - con il presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, il relatore della proposta del Pe sull'organizzazione comune del mercato e il ministro delle Politiche agricole Mario Catania.

Obiettivo degli emendamenti alla proposta di riforma dell'Esecutivo Ue è ridurre gli squilibri di potere contrattuale all'interno della catena di approvvigionamento agroalimentare, troppo sbilanciata a favore della distribuzione, attraverso misure che incentivino l'aggregazione dell'offerta.

Organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli

Per quanto riguarda il regolamento dell'OCM unica, tra le proposte figurano:

  • consolidare il ruolo delle organizzazioni dei produttori – e loro associazioni -, che devono essere obbligate a commercializzare le produzioni dei soci;
  • consentire l'attivazione dello stoccaggio privato per tutti i prodotti agricoli e permettere alle organizzazioni del produttori di attivare ritiri di produzione;
  • finanziare i fondi di mutualizzazione per fronteggiare la volatilità del mercato vitivinicolo e favorire investimenti immateriali per migliorare la commercializzazione del vino;
  • semplificare l'aggiornamento del sistema dei prezzi di entrata;
  • garantire la tracciabilità dei prodotti provenienti da paesi terzi.

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale

Le modifiche proposte dalla cooperazione agricola dei paesi europei al regolamento del FEASR riguardano:

  • la possibilità per gli stati membri di creare una dotazione finanziaria separata da utilizzare per gestire misure dei programmi di sviluppo rurale a livello nazionale;
  • la previsione di finanziamenti a sostegno dell'avviamento, delle attività e degli investimenti delle organizzazioni dei produttori;
  • l'attivazione di strumenti di gestione del rischio, quali assicurazioni e fondi di mutualizzazione.

Pagamenti diretti

Infine, nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla PAC, gli emendamenti propongono:

  • di rendere inapplicabile il capping (plafonamento) alle organizzazioni o alle cooperative che ricevono il pagamento unico per conto dei soci;
  • maggiore flessibilità tra i pilastri e una riserva del 10% a valere sul primo pilastro per sostenere l'aggregazione dell'offerta.

Approvazione per il metodo e il merito è venuta dal presidente De Castro, che ha ricordato che il 18 e il 19 giugno toccherà al Parlamento europeo avanzare le sue controproposte sul testo della Commissione, mentre ad anticipare la visione dell'Assemblea di Strasburgo per la parte relativa all'OCM è stato il relatore Michel Dantin.

Adesione anche dal ministro Catania che ha fatto il punto sui negoziati con il Consiglio ed ha espresso soddisfazione per le prime aperture da parte della Commissione sul tema del greening, oltre a garantire che l'Italia non è disposta a cedere sul tema delle risorse. "Voglio quello che spetta ai nostri agricoltori", ha dichiarato il ministro, contestando il criterio di ripartizione proposto da Bruxelles, che si basa sulle superfici e non sulle produzioni.

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