Dunque, liquidità aggiuntiva che rimane nelle casse delle piccole e medie imprese e che consente una migliore gestione finanziaria, senza incidere sulla solidità del sistema bancario e senza oneri per la finanza pubblica.

Il pacchetto di misure definito nell'accordo - sottoscritto da ministero dell'Economia, ministero dello Sviluppo Economico e associazioni delle imprese bancarie e non bancarie - prevede tre tipologie di interventi in favore di quelle Pmi che, pur registrando tensioni sul fronte della liquidità, presentano prospettive economiche positive:

• operazioni di sospensione dei finanziamenti: per 12 mesi della quota capitale delle rate di mutuo, anche se perfezionato tramite il rilascio di cambiali, e per 12 ovvero per 6 mesi della quota capitale dei canoni di operazioni di leasing;
• operazioni di allungamento della durata dei finanziamenti: per un massimo del 100% della durata residua del piano di ammortamento, e comunque non oltre 2 anni per i mutui chirografari e 3 anni per quelli ipotecari, fino a un massimo di 270 giorni delle scadenze delle anticipazioni bancarie su crediti per i quali si siano registrati insoluti di pagamento e per un massimo di 120 giorni delle scadenze del credito agrario di conduzione;
• operazioni per promuovere la ripresa e lo sviluppo delle attività: concessione alle imprese costituite in forma di società di capitali di finanziamenti di entità proporzionale all'aumento dei mezzi propri realizzati dalle stesse.

E' possibile presentare domanda alla propria banca per tali operazioni fino al 31 dicembre 2012.

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Nuove misure per il credito alle PMI, Accordo del 28/02/2012

Agevolazioni ammesse e informazioni aggiuntive