Delle tre sezioni in cui si articola il programma comunitario - tutela della natura, politica ambientale e comunicazione - gli italiani sembrano preferire la seconda: 24 le eco-iniziative presentate in questo ambito, che riceveranno dall'Ue 4,4 milioni di euro.

Fra queste, Waterstore di Veneto Agricoltura, progetto che intende avviare un processo innovativo per ottimizzare l'uso delle falde acquifere nelle aree rurali costiere, e Musae, presentato dall'amministrazione comunale di Perugia per fornire ai piccoli Comuni modelli energetico-ambientali semplificati e condivisi, in grado di avere un impatto positivo sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. 

A seguire, 14 progetti italiani per 31,5 milioni di euro, nell'ambito 'natura', e due proposte approvate, con un finanziamento di 3,3 milioni di euro, per l'ambito 'biodiversità'. Infine, un solo progetto italiano emerge nel settore 'informazione e comunicazione ambientale' quello targato Lega italiana protezione uccelli, che con grazie al contributo europeo, 800mila euro, cercherà di ridurre la caccia di uccelli selvatici in Italia, Grecia e Spagna.

"Questi nuovi progetti si inseriscono in una tendenza instauratasi due decenni fa, a favore di azioni innovative e di migliori pratiche per rafforzare la tutela della natura, migliorare l'ambiente e affrontare i cambiamenti climatici", ha spiegato il commissario Ue per l'Ambiente Janez Potočnik. Nel complesso, sono 202 i progetti ambientali che riceveranno i fondi di Bruxelles, pari a 268,4 milioni di euro.