Chat with us, powered by LiveChatVeneto: verso la dismissione di Veneto Agricoltura - FASI
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Veneto: verso la dismissione di Veneto Agricoltura

|Novità
21 settembre 2012

Agricoltura - foto di Rose and Trev CloughVeneto Agricoltura - l’azienda regionale per i settori agricolo, forestale e agro-alimentare - dismetterà le proprie partecipazioni societarie non funzionali alle attività istituzionali. E’ quanto annunciato dalla Giunta regionale che, nella seduta del 18 settembre, ha approvato le direttive e le tempistiche per la dismissione. Scopo dell’intervento è la riduzione delle incombenze e delle spese non funzionali agli obiettivi dell’azienda, a vantaggio di procedure operative più semplici.

L’iniziativa, promossa dell’assessore per l'agricoltura Franco Manzato, si inserisce nella riforma complessiva del settore agricolo, attualmente al vaglio del Consiglio regionale. La riforma - ha ricordato l’assessore - “prevede la soppressione dell’attuale Veneto Agricoltura e l’istituzione della nuova Agenzia per l’innovazione nel settore primario”.

Su questo fronte - ha proseguito Manzato - “era già stata fatta, del resto, una prima ‘scrematura’, sempre su richiesta della Giunta, e all’inizio del 2009 l’amministratore unico di Veneto Agricoltura aveva presentato un Piano di mantenimento e di dismissione delle società partecipate”. Ora la Giunta ha richiesto l’aggiornamento e l’ampliamento dell’elenco presentato dall’azienda, accompagnato dal “relativo rendiconto economico, giustificando l’eventuale prosecuzione in residue partecipazioni”, ha affermato l'assessore.

Le tempistiche annunciate dall’assessore prevedono:

  • la presentazione, entro tre mesi, della proposta circa le partecipazioni nelle società ed enti individuati come funzionali,
  • la dismissione o l'alienazione, entro un anno, delle partecipazioni già individuate nel 2009,
  • la dismissione completa entro due anni.

Nel corso della seduta - in vista della riforma presentata al Consiglio - è stato chiesto a Veneto Agricoltura di predisporre il Programma d’attività per l’esercizio 2013, al fine di garantire una “transizione morbida e funzionale all’Agenzia per l’innovazione”.

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