Chat with us, powered by LiveChatCommercio al dettaglio: Ue propone piano d'azione per renderlo più competitivo - FASI
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Commercio al dettaglio: Ue propone piano d'azione per renderlo più competitivo

|Novità
01 febbraio 2013

Commercio - foto di Zvi Roger Un piano d'azione per il commercio al dettaglio. A lanciarlo, la Commissione europea. Un'attenzione in un certo senso dovuta, dal momento che i servizi di vendita al dettaglio e all'ingrosso costituiscono uno dei settori economici principali all'interno dell'Unione europea, pari all'11% del Pil comunitario, e in cui sono coinvolte il 29% delle piccole e medie imprese europee. Un settore che, tuttavia, deve fare i conti con una serie di ostacoli che impediscono il buon funzionamento dell'approvvigionamento transfrontaliero, l'accesso dei consumatori ai servizi al dettaglio transfrontalieri e l'ingresso sul mercato dei dettaglianti.

Per superarli, la Commissione interviene proponendo un piano d'azione per il settore che punta a definire una strategia per rendere il commercio più competitivo e efficiente dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Del resto, oltre a svolgere ''una funzione essenziale per garantire che i consumatori dell'Ue beneficino del mercato unico'', i dettaglianti danno anche lavoro a 33 milioni di persone in Europa, in particolare ai giovani, alle donne e ai lavoratori con livelli bassi di competenze e qualifiche.

Il piano proposto da Bruxelles si pone 5 priorità:

  • dare maggiori diritti ai consumatori informandoli meglio;
  • migliorare l'accessibilità dei servizi al dettaglio promuovendo uno scambio di buone pratiche tra stati membri sulla programmazione commerciale e territoriale;
  • favorire relazioni commerciali più eque e sostenibili lungo la catena di fornitura dei prodotti alimentari e non alimentari;
  • collegare meglio tra loro il commercio al dettaglio e l'innovazione;
  • migliorare l'ambiente di lavoro, ad esempio grazie a una migliore corrispondenza tra le esigenze dei datori di lavoro e le competenze del personale.

La Commissione istituirà inoltre un gruppo permanente per la competitività nel commercio al dettaglio che punta a sviluppare ulteriori obiettivi per i settori individuati, a monitorare i progressi conseguiti e a formulare raccomandazioni per assicurare la piena attuazione delle azioni incluse nel piano, oltre a prestare consulenza alla Commissione stessa in merito a nuove iniziative che potrebbero essere proposte.

Ma oltre alle 5 priorità, il piano si compone di un'altra parte, dedicata a quello che Barnier definisce ''il rispetto delle regole del gioco'': ''Le pratiche commerciali sleali mettono in pericolo la vitalità delle imprese e rendono inefficiente la catena della fornitura al dettaglio. I consumatori devono poter ottenere prezzi competitivi, ma è giusto che anche i fornitori della distribuzione al dettaglio possano contare su prezzi giusti per i loro prodotti".

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