Liguria: fondi PAR FAS per un centro di ricerca sulle tecnologie marine
Nuove risorse, a valere sul Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate (PAR-FAS) 2007-2013, sono in arrivo in Liguria per la realizzazione di un centro di ricerca a carattere internazionale all'interno del Distretto Ligure delle Tecnologie Marine (DLTM) di La Spezia. Su proposta dell'assessore allo Sviluppo economico Renzo Guccinelli, la Giunta ha approvato con questa finalità lo stanziamento di 5 milioni di euro.
La decisione rientra nell'ambito di una specifica politica avviata in Liguria negli ultimi anni in materia di ricerca e innovazione, finalizzata al consolidamento di una rete di poli di ricerca sul territorio. In questo senso, fondamentale è il ruolo del Distretto Ligure per le Tecnologie Marine, la società consortile che aggrega i grandi gruppi industriali presenti sul territorio, più di 100 Pmi innovative, l’Università di Genova e tutti gli enti pubblici di ricerca presenti a livello regionale con interessi nei settori di riferimento, oltre ad una completa rappresentanza istituzionale.
Le aree tecnologiche di riferimento in cui opera il DLTM, che ha sede a La Spezia ma interessa l'intero territorio ligure, sono:
- lo sviluppo dei sistemi per la cantieristica navale e nautica,
- lo sviluppo dei sistemi navali per la difesa e la sicurezza,
- il monitoraggio, della bonifica e della sicurezza dell'ambiente marino.
Il distretto è inoltre uno dei principali protagonisti del Cluster Tecnologico Nazionale sulle Tecnologie Marine: il progetto, in fase di attivazione da parte del MIUR, che intende aggregare i principali attori del mondo della ricerca italiano con l'obiettivo di dare impulso a progetti di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e alta formazione su tematiche riguardanti le tecnologie del mare.
La realizzazione del centro di ricerca, che rientra nell'ambito dei progetti infrastrutturali finalizzati allo sviluppo del Distretto, rafforza in ruolo della Liguria nell'ambito del Cluster. Il progetto promuoverà, infatti, l'inserimento della filiera locale delle imprese del settore in un'aggregazione di importanza internazionale, incentivando lo sviluppo competitivo e aumentando la capacità di innovazione anche attraverso la collaborazione tra imprese, università e centri di ricerca.