La proposta intende dare sollievo ad una realtà, quella dei centri d'impiego, appesantita, da un lato, dalla mancata definizione delle competenze dal punto di vista istituzionale e, dall'altro, dal ritardo - a livello comunitario - dell'avvio operativo del nuovo periodo dei fondi comunitari, grazie ai quali, ha spiegato Simonicini, la Regione ha in parte finanziato fino ad oggi le attività di orientamento e collocamento.

Con i 7 milioni di euro provenienti dalla rimodulazione del piano attuativo del Fse e le risorse attualmente disponibili nei bilanci provinciali, la Regione conta di attivare le procedure di gara che permettono la continuità nell'erogazione del servizio.

"In una fase particolarmente difficile per l’occupazione – ha spiegato Simoncini – anticipare le risorse per garantire la continuità dei servizi è essenziale per continuare a dare certezze a tanti lavoratori che stanno subendo pesantemente i contraccolpi della recessione. I centri per l’impiego sono uno snodo indispensabile non solo per l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro ma anche per l’informazione, l’orientamento, la gestione delle politiche attive per l’occupazione".