Chat with us, powered by LiveChatMse: allo studio voucher per le pmi che puntano sul digitale - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Mse: allo studio voucher per le pmi che puntano sul digitale

|Novità
05 luglio 2013

Internet - foto di photosteve101Il viceministro dello Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Antonio Catricalà vuole introdurre, con un emendamento al decreto del fare (dl 69/2013), una misura a favore delle piccole e medie imprese che effettuano investimenti per l'ammordernamento tecnologico e la digitalizzazione dei processi aziendali. I voucher dovrebbero essere finanziati con una dotazione di circa 200 milioni di euro, a valere su fondi europei a rischio disimpegno.

Voucher alle Pmi

L'emendamento, ha spiegato Catricalà in un'intervista al Sole24Ore, prevederebbe contributi a fondo perduto di importo massimo pari a 10mila euro per incentivare le pmi a sfruttare le potenzialità dell'Ict.
Tra questi rientrerebbero:

  • l'acquisto di software e hardware,
  • lo sviluppo di canali di e-commerce,
  • interventi per la connettività a banda larga,
  • progetti di innovazione sociale,
  • formazione nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.

Il piano per la banda ultralarga

Oltre a questo intervento, altre misure potrebbero seguire nel caso in cui gli investimenti nelle telecomunicazioni rientrassero nella flessibilità di bilancio annunciata mercoledì dal presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso: in base alla 'clausola di flessibilità' i paesi membri potranno, infatti, deviare temporaneamente dal percorso di convergenza verso l'obiettivo del pareggio di bilancio - senza però sforare il tetto del 3% nel rapporto deficit/Pil - per realizzare “investimenti pubblici produttivi” cofinanziati dall’Ue. Nel caso dell'Italia, ha fatto sapere il ministro delle Politiche europee Enzo Moavero Milanesi, si libererebbero investimenti fino a 15 miliardi, finanziati al 50% dall'Unione.

Il primo obiettivo sarebbe il completamento della rete a banda ultralarga, per cui il Ministero sta predisponendo i bandi di gara. Una convenzione è stata già siglata con la Campania e altre due dovrebbero seguire la prossima settimana con la Sicilia e il Molise. Il piano, che prevede un cofinanziamento privato pari almeno al 30% della spesa totale, può contare su 383 milioni di euro di fondi comunitari per il Centro-Sud non spesi, così ripartiti:

  • 122 milioni alla Campania,
  • 127 milioni alla Calabria,
  • 55 milioni alla Basilicata,
  • 75 milioni alla Sicilia,
  • 4 milioni al Molise.
;