Chat with us, powered by LiveChatPrincipi contabili: nuove norme per il fair value se i mercati sono inattivi - FASI
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Principi contabili: nuove norme per il fair value se i mercati sono inattivi

|Novità
06 novembre 2008
In piena turbolenza internazionale, spinta delle istanze avanzate dal vertice Ecofin del 7 ottobre 2008, la Commissione Europea ha approvato le raccomandazioni dell’International Accounting Standards Board (comunemente conosciuto come IASB) sul calcolo del fair value in caso di inattività dei mercati. Il testo è stato pubblicato il 31 ottobre 2008.

Secondo il giudizio della Commissione, la posizione dell’IASB, che ha il suo quartier generale nel cuore pulsante della city londinese, è pienamente conforme alla dichiarazione congiunta dei tre comitati di sorveglianza europei, così come alle raccomandazioni recentemente pubblicate dagli organi competenti negli Stati Uniti d’America.

Su questo tema l’irlandese Charlie McCreevy, commissario europeo per il mercato interno, ha dichiarato:

“Concordo con le raccomandazioni dell’IASB, che rispondono alle apprensioni espresse in Europa dalle parti interessate. Tali raccomandazioni danno dei chiarimenti di cui le imprese europee necessitano per applicare i modelli interni per il calcolo del valore degli strumenti finanziari per i quali non esistono più dei mercati attivi. Queste raccomandazioni sono in linea con l’approccio scelto dagli Stati Uniti e garantiscono una posizione di parità alle imprese che si affacciano su entrambe le coste dell’Atlantico”.

L'approvazione di Bruxelles è giunta dopo un’analisi delle modifiche alle norme IAS. La Commissione UE si è quindi riunita lo scorso 21 ottobre insieme alle parti interessate, per capire che tipo di problemi avrebbe comportato l’applicazione di tali norme. A seguito dell’incontro, i partecipanti hanno segnalato l’urgenza di formulare delle raccomandazioni supplementari sul calcolo del fair value.

Risale al 31 ottobre la pubblicazione da parte dell’IASB del documento che presenta le raccomandazioni sulle questioni principali in materia di valutazione degli strumenti finanziari, laddove non esiste un mercato attivo. In tale frangente, il prezzo di transazione - o quello fornito da un servizio di valutazione  - può essere preso in considerazione per il calcolo del fair value, ma non è necessariamente determinante. Grazie alle nuove norme, le imprese europee dispongono finalmente dei chiarimenti necessari.

In un clima di cooperazione internazionale, il documento dell’IASB tiene conto sia dei recenti chiarimenti pubblicati dal Financial Accounting Standars Board (FASB) che ha sede a Merritt in Connecticut, sia dalla Securities and Exchange Commission di Washington (SEC).

Assillata dalla crescente crisi del credito, la Commissione Europea continuerà a seguire da vicino l’evoluzione del settore e sta incalzando a sua volta gli organismi che elaborano le norme contabili per rispondere agli altri aspetti cruciali della crisi. Inoltre, Bruxelles si augura che il gruppo consultivo misto FASB-IASB diventi rapidamente operativo e affronti i lavori necessari per sciogliere i nodi gordiani della crisi.
(Alessandra Flora) 

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