Efficienza energetica: i finanziamenti UE non si basano sul rapporto costi-benefici
La spesa dell’UE per l’efficienza energetica degli edifici non è guidata da una logica basata sul rapporto costi-benefici, sostiene la Corte dei conti europea. E così, i progetti finanziati dall’UE non puntano ancora a conseguire il maggior risparmio energetico possibile per ogni euro investito.
Secondo la Corte, il contributo globale dei finanziamenti UE agli obiettivi di efficienza energetica dell’Unione non è chiaro. Posti di fronte alla sfida di mitigare i cambiamenti climatici, i leader dell’Unione europea si sono impegnati a ridurre il consumo energetico previsto degli Stati membri dell’UE del 20% entro il 2020 e del 32,5% entro il 2030. L’edilizia è il settore che consuma la quota più consistente di energia e che offre il maggior potenziale di risparmio energetico.
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