Chat with us, powered by LiveChatPesca - contributi per danni da calamita' naturali - FASI
FASI - Funding Aid Strategies Investments

Pesca - contributi per danni da calamita' naturali

|Novità
09 agosto 2016

Disponibili i criteri d'accesso al Fondo di solidarietà della pesca per imprese colpite da eventi calamitosi.

Pesca - Pixabay

PSR Campania - contributi per investimenti, giovani agricoltori e danni da calamita'

Mipaaf - Piano riassicurativo agricolo 2016

E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del 6 maggio 2016, che individua i criteri e le priorità per l'assegnazione di contributi, a valere sul Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura, alle imprese danneggiate del comparto.

Legge 91/2015: sostegno alle imprese dei settori agricoli colpite da eventi eccezionali

La Legge n. 91 del 2 luglio 2015 di conversione del DL n. 51 del 5 maggio 2015 - che definiva, tra le altre cose, “disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi e di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale” - ha previsto l'erogazione di contributi in conto capitale a valere sul Fondo di solidarietà nazionale della pesca e dell'acquacoltura a favore delle imprese del settore che operano nei territori colpiti da “avversità atmosferiche di eccezionale intensità” avvenute tra il 1° gennaio 2012 e il 31 luglio 2015.

Il decreto apparso nelle scorse ore in GURI individua, in tale contesto, i criteri di priorità per l'assegnazione del contributo compensativo, in base al “principio di adeguatezza, differenziazione e sussidiarietà”.

Decreto Enti locali – contributi a Comuni per risarcimenti dopo calamita'

Decreto 6 maggio 2016 in GURI: modalita' e criteri di priorità 

In particolare, si legge sul provvedimento, possono accedere al Fondo di solidarietà le imprese danneggiate nel periodo di riferimento che non abbiano già sottoscritto polizze assicurative agevolate a copertura dei rischi.

Le aziende che hanno presentato domanda a valere sulla Legge 91/2015, dunque, dovranno fornire eventuali integrazioni e documentazione idonea ad attestare le caratteristiche dell'evento calamitoso. Nello specifico:

  • relazione di carattere tecnico ed economico-sociale riguardante la realtà produttiva interessata dall'evento;
  • relazione tecnico-scientifica volta a descrivere il fenomeno meteo marino, climatico o distrofico, ai fini della valutazione del carattere di eccezionalità, predisposta da soggetto abilitato;
  • perizia asseverata giurata dalla quale risulti il nesso di causalità tra il danno accertato e l'evento calamitoso, oltre che la quantificazione del danno subito, redatta da un professionista esperto in materia e iscritto al relativo albo professionale.

Responsabili del processo di istruttoria – che prevede la determinazione e quantificazione dei danni e la verifica dei requisiti in possesso dei beneficiari – sono il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) e gli altri enti competenti, eventualmente coadiuvati da Istituti scientifici di settore operanti nel Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) o dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA).

Condizioni necessarie al riconoscimento del contributo sono:

  • danni alla produzione causati da eventi calamitosi eccezionali di entità minima pari al 30% del fatturato medio dell'impresa nei tre anni precedenti l'evento;
  • fermo delle attività di pesca di almeno 20 giorni consecutivi decorrenti dall'evento.

La liquidazione delle domande, si legge nel provvedimento, è effettuata tramite apposita graduatoria finale, con priorità allle domande delle imprese che hanno subito un maggior danno. Il contributo concesso è pari al 70% del danno accertato.

Legge n. 91 del 2 luglio 2015

;