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FESR Umbria – bando per imprese creative

|Novità
24 gennaio 2017

Illustrati i criteri del bando da 2,8 milioni di euro per la concessione di contributi alle imprese creative.

Imprese creative - Photo credit: withassociates via Foter.com / CC BY-SA

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Sarà pubblicato entro il mese di aprile il bando della Regione Umbria rivolto alle imprese culturali e creative, esistenti o di nuova costituzione. A disposizione, 2,8 milioni di euro a valere sul FESR 2014-2020.

L'obiettivo dell'avviso è “conseguire una maggiore valorizzazione culturale degli attrattori dell'Umbria, con lo sviluppo di prodotti e servizi che facciano da volàno per i territori, stimolando anche la creazione di impresa nelle nuove generazioni”, dichiara l'assessore regionale alla Cultura, Fernanda Cecchini.

Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese dei settori culturale e creativo, ma anche alle associazioni e alle fondazioni appartenenti a questi settori e che agiscono in regime di impresa.

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Fra gli ambiti d'intervento del bando rientrano la creazione, l'incentivazione e lo sviluppo di imprese culturali e creative e, allo stesso tempo, il consolidamento di quelle già operanti in questi settori. L'avviso andrà inoltre a sostenere la creazione e lo sviluppo di reti di imprese culturali e creative che offrono prodotti e servizi complementari e funzionali alla valorizzazione degli attrattori culturali e naturali.

L'intensità dell'aiuto sarà pari al 70%, e andrà da un minimo di 30mila a un massimo di 200mila euro, nel rispetto del regime "de minimis".

Nella valutazione dei progetti sarà prevista “una premialità per le imprese la cui compagine societaria sia a prevalente conduzione giovanile e femminile”, sottolinea Cecchini.

L’ammissibilità dei progetti verrà effettuata secondo una procedura valutativa a graduatoria. Per ogni progetto ritenuto ammissibile si procederà a una valutazione di merito in base ad alcuni indicatori, fra i quali la qualità e la cantierabilità del progetto, l’innovatività della proposta progettuale anche attraverso l’introduzione di nuove tecnologie ICT per l’informazione e la comunicazione, il livello di integrazione degli interventi con piani di valorizzazione del patrimonio regionale acquisito.

Photo credit: withassociates via Foter.com / CC BY-SA

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